L’insufficienza venosa, come riconoscerla, come contrastarla

ECCO i 10 campanelli d’allarme da non sottovalutare:
1 persona su 5 soffre di insufficienza venosa cronica, ma non lo sa.
Nelle fasi iniziali, infatti, questo disturbo della circolazione non dà alcun segnale evidente e, quindi, passa spesso inosservato. Conoscere i fattori di rischio per l’insufficienza venosa e imparare a riconoscere i primi sintomi, non appena fanno capolino, è però di importanza cruciale: se non curata in modo corretto, infatti, l’insufficienza venosa cronica può progredire rapidamente rendendo difficile lo svolgimento delle attività quotidiane.
L’insufficienza venosa cronica si manifesta con la comparsa di:
GAMBE PESANTI, DOLORE, FORMICOLIO, CAVIGLIE GONFIE, CALORE

L’insufficienza venosa pone una condizione fisica nella quale spesso le vene della parte inferiore del corpo, soprattutto delle estremità inferiori, non favoriscono il ricambio e il ritorno del flusso sanguigno al cuore. Nei casi di insufficienza venosa quindi, si può osservare un rallentamento del flusso sanguigno che porta il sangue a ristagnare nella zona inferiore del corpo e molto spesso nelle gambe. Questa condizione fisica riduce l’apporto di ossigeno e sostanze nutritive alle pareti del vaso venoso.
Le sue cause possono essere le più varie e possono anche presentarsi combinate tra loro.

In gran parte questi disturbi sono legati all’attuale stile di vita dell’uomo che comporta inevitabilmente una vita maggiormente sedentarie rispetto ad un continuo movimento delle gambe. Per prevenire l’insufficienza venosa bisogna controllare peso ed esercitare una costante attività fisica.

Come riconoscere l’insufficienza venosa
L’insufficienza venosa cronica possiamo riscontrarla e riconoscerla attraverso sintomi e segnali a carico degli arti inferiori come pesantezza, formicolii, prurito, gonfiore e bruciore, segnali questi che sono indipendenti dai momenti e che possono manifestarsi in qualunque periodo dell’anno e che ad ogni modo si accentuano durante i mesi estivi. Ci sono anche dei segni evidenti come le vene varicose, i capillari dilatati e le ulcerazioni.
Tendenzialmente non provocando alcun fastidio ai primi stadi, si è tentati di trascurare la questione. Ma trattandosi di una malattia progressiva, l’insufficienza venosa cronica non va mai trascurata.
La terapia farmacologica esiste e si basa principalmente sull’utilizzo di farmaci chiamati venotropi che possono cioè essere antitrombotici come l’eparina con comprovati effetti anticoagulanti, antinfiammatorio e antiedematoso. Esistono anche capillaroprotettori, di origine naturale, come gli antocianosidi del mirtillo, dell’ippocastano, hamamelis, o antivaricosi, come la diosmina che assunta regolarmente aumenta la resistenza e diminuisce la permeabilità dei capillari.

Presso la Farmacia Calò a Bari è possibile effettuare il test per l’insufficienza venosa previo appuntamento telefonando al nume 3939012073

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